Nella maggior parte dei casi, sono le donne a denunciare per stalking uomini ai quali sono state legate sentimentalmente. Spesso però queste denunce non hanno alcun effetto: le minacce continuano e la vittima non si sente al sicuro.
I motivi sono principalmente due: molte denunce sono in realtà strumentali in fase di separazione, quindi spesso esagerano i toni e riportano gli eventi in maniera imprecisa; le Forze dell’ordine non possono controllare tutti i soggetti accusati di stalking, è fisicamente impossibile.
La cronaca nera anche recente porta alla luce molto spesso questo problema: la Procura di Messina è stata condannata perché non ha fermato uno stalker la cui vittima aveva presentato ben dodici denunce prima di essere uccisa (1).
Nel bergamasco, una donna ha causato la morte del suo aggressore, già inutilmente denunciato: lo ha travolto con l’auto (2).
Significativo è anche il caso di Noemi Durini, la ragazza di Lecce uccisa dal fidanzato diciassettenne che in più occasioni si era dimostrato violento ed era già stato denunciato dalla madre della ragazza.
È importante aggiungere che, secondo una rilevazione ISTAT, soltanto il 22% delle donne vittime di stalking e di violenza di genere si è rivolta alle istituzioni o a centri specializzati, e meno della metà di questa esigua percentuale ha deciso di denunciare (3). Il numero delle denunce, però, è in forte aumento.
A questo punto, come riuscire a far sì che la propria richiesta di aiuto sia presa nella giusta considerazione e che siano presi provvedimenti congrui alla pericolosità della situazione?
Nei casi specifici che abbiamo osservato, la vittima aveva o aveva avuto un legame sentimentale con l’aggressore, e nella maggior parte dei casi rilevati sta affrontando una separazione o un divorzio all’interno dei quali possono essere coinvolti i figli. L’obiettivo primario è evitare che la denuncia possa essere sottovalutata o addirittura ritenuta strumentale.
Diventa quindi necessario documentare le molestie, gli appostamenti o i pedinamenti attraverso foto e video: è il metodo più efficace e convincente per fornire agli inquirenti un quadro preciso e credibile della situazione, così da permettere a chi di dovere di valutare la situazione e intervenire con strumenti idonei e in modo risolutivo.
Vediamo adesso un po’ di dati. Nel 70% dei casi, gli atti persecutori si sono verificati più volte a settimana. Per il 58,8% delle vittime il comportamento persecutorio subito durante o dopo la separazione è continuato per mesi, e nel 20,4% dei casi è durato più di anno. Di contro, a seguito delle azioni intraprese, i comportamenti di stalking sono cessati nel 59,8% dei casi e diminuiti nel 16,6%; sono aumentati soltanto nel 2% dei casi e rimasti immutati per il restante 21,6%. (4)
La nostra raccomandazione è di denunciare subito le violenze subite, ma documentare privatamente la situazione è un consiglio soprattutto per tutte le donne che non hanno intenzione di denunciare o che scelgono di gestire autonomamente la situazione. La raccolta di prove documentali della situazione sarà di grande aiuto nel caso in cui si decida di denunciare se lo stalking aumentasse di intensità, o se ricominciasse a distanza di tempo.
Abaco Investigazioni attiva le indagini utili alla raccolta di prove dell’attività criminale, e con l’ausilio della nostra criminologa valuta e redige il profilo di pericolosità dello stalker, sulla base delle dichiarazioni della vittima e degli elementi probatori acquisiti nel corso dell’investigazione.
cristallizzazione di elementi probatori su smartphone, computer, profili social network attraverso procedure forensi certificate
analisi dei dispositivi mobili per verificare e documentare presenza software spia
bonifica elettronica da microspie e localizzatori GPS
sopralluoghi presso abitazione, lavoro ecc. per documentare la ripetuta presenza del soggetto nei paraggi della vittima
contro-pedinamento
Tutta la documentazione fornita da Abaco Investigazioni è pienamente utilizzabile in sede giudiziaria e può (deve) essere allegata alla querela.
Copyright © Abaco Investigazioni
(1) http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/06/13/news/messina_condannati_due_pm_non_fermarono_in_tempo_l_uomo_che_uccise_la_mogie-168006878/
(2) http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/06/19/news/bergamo_donna_travolge_uomo_che_tenta_di_aggredirla-168509581/
(3) Indagine ISTAT pubblicata il 24/11/2016 https://www.istat.it/it/archivio/5348
(4) Cit. Indagine ISTAT pubblicata il 24/11/2016 https://www.istat.it/it/archivio/5348
TESTO INTEGRALE INDAGINE ISTAT: https://www.istat.it/it/files/2011/01/stalking-ultimissimo.pdf?title=Stalking+sulle+donne+-+24%2Fnov%2F2016+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf